Metodo dell’Integrazione sensoriale in Arte Terapia

Nel metodo dell’Integrazione Sensoriale a mediazione artistica, l’intreccio dei linguaggi grafico, musicale, coreografico e, di recente introduzione, videoartistico, rende possibile l’attivazione sinestesica attraverso il coinvolgimento simultaneo dei differenti canali sensoriali. Non si tratta di giustapporre diverse procedure, ma di promuovere, sostenere ed amplificare l’espressione del vissuto del cliente nella modalità che, in quel momento o per quella persona, costituisce la via relazionale più efficace. Gli ideatori del metodo, dall’esperienza di incontro e di scambio reciproco di competenze, nell’ambito delle arti terapie, hanno potuto constatare come immagine grafica o plastica, ritmo, suono e movimento esistano contemporaneamente come aspetti inscindibili di un medesimo significato. Essi hanno sperimentato come, a partire da uno di questi parametri, sia possibile scoprire e sviluppare gli altri in esso contenuti e che appartengono ad uno stesso simbolo.
È vissuto comune come una musica evochi un’immagine, per lo più in movimento, cosi come un corpo, animato o inanimato, in movimento ci suggerisca un determinato ritmo o una musica, inseriti in una scena; cosi, anche un’immagine suscita in noi una dimensione sonora e coreografica. Su questa base si può pensare che la qualità emotiva insiste in una produzione non verbale possa esprimersi pienamente quando tutti gli aspetti che la costituiscono abbiano la possibilità di rendersi manifesti e di essere comunicati. Per completare il panorama delle applicazioni in arteterapia plastico pittorica, diamo spazio ad un intervento che fa riferimento a tecniche rivenienti dal Modello Espressivo Modulare della Scuola Romana, a cui è improntato il lavoro del capitolo successivo.

Tratto da “Manuale di Arti Terapie”, a cura di Stefano Centonze.



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