Diario dei laboratori – Supervisione tecnica del 14 e 15 febbraio 2015

Report di Pasqua Piccoli

Sono un’allieva iscritta al primo anno del corso specialistico in Arte Terapia, nel weekend del 14 e 15 febbraio 2015 ho partecipato al mio primo incontro esperienziale, una supervisione tecnica, trasversale a tutti gli indirizzi (Arte Terapia, Musicoterapia, Teatroterapia e Danzamovimentoterapia), con la conduzione del Presidente di Artedo e Direttore dei corsi di formazione, Stefano Centonze, Musicoterapeuta.

In questi due giorni abbiamo potuto vivere esperienze estemporanee con le Arti Terapie, nello specifico attraverso conduzioni degli allievi di secondo e terzo anno, che vi andrò qui di seguito ad illustrare sinteticamente.

La prima esperienza è stata una libera improvvisazione sonoro-musicale, per me un momento di totale coinvolgimento. Pur non avendo mai suonato prima, non ho percepito quell’ansia che spesso assale quando ci si trova di fronte al foglio bianco, poiché la consegna invitava chiaramente all’utilizzo  degli strumenti in maniera assolutamente libera ed anche non convenzionale, pertanto ho potuto sperimentare e sperimentarmi, giocare e divertirmi, accompagnata e sostenuta dalle due conduttrici. La sensazione che ho vissuto era di trovarmi in riva al mare, suonando una musica speciale, che pareva provenire direttamente dalle nostre anime.

Durante il setting di Arte Terapia, ciascuno di noi ha potuto identificarsi in un personaggio, precedentemente individuato nella produzione grafico-pittorica gruppale, al quale abbiamo poi dato vita, provando a caratterizzarlo, improvvisandone i possibili movimenti. Mi sono sentita soddisfatta dell’evoluzione che ha avuto il mio personaggio, ed ho sperimentato un modo di disegnare divertente, non finalizzato ad una produzione estetica, ma alla ricerca spontanea di emozioni positive ed alla condivisione di queste all’interno delle dinamiche di gruppo.

Successivamente, un setting di Musicoterapia contestualizzato in un istituto pediatrico oncologico ci ha trasportato in un mondo fatto di sogni e speranze, che avevano il colore della fiaba musicale che la conduttrice ci ha fatto ascoltare agendo empaticamente, ma al contempo con distacco professionale, dandoci modo di comprendere quanta forza possa donare un vissuto creativo.

L’ultima esperienza ci ha proposto un’integrazione dei quattro diversi linguaggi arteterapici. Le conduttrici mi hanno aiutata a sciogliere alcuni blocchi corporei, dandomi modo di vivere anche in questo caso un’esperienza entusiasmante e di crescita personale.

Il medium artistico e la creatività in tutte le sue forme in questi giorni mi hanno permesso di colorare anche il buio più profondo. È come rinascere senza essere morti…con la consapevolezza che nel gruppo, pur ognuno con le proprie meravigliose peculiarità e i differenti vissuti interiori, siamo sempre qualcosa di più che singole entità, come se il gruppo stesso avesse un’anima propria, pregna dei mille colori e sfumature generate dalle nostre emozioni.



× Come posso aiutarti?